TORINO 2006

Premessa dell’autore: questa cronistoria delle olimpiadi invernali è stata realizzata con la tecnica dell’acrostico. Con quest’ottica deve pertanto essere letta. In pratica si tratta della reiterazione del testo: “Olimpiadi di Torino Duemilasei” capace, attraverso le ventisette iniziali che lo compongono, di concatenare una storia dove appunto le iniziali delle singole parole non sono mai casuali ma rispondono alla logica della consecutività del testo preso a base. Conformemente allo stile cronologico adottato per la composizione, il salto di riga sancisce il passaggio all’edizione successiva. Un numero romano (licenza poetica) la sancisce.

(Marco Roascio)

 

I

Ormai lontano il millenovecentoventiquattro (precedente impegno Anversa, dopoguerra immediato) dove iniziarono tosto olimpiadi ribattezzate invernali, noi ora desideriamo utilmente elencare, mostrandoli in lunga argomentazione successiva, eventi invernali olimpici.

 

II

L’immemorabile millenoceventoventotto portò, in alpine distese immacolate, temperature oltremodo rovinose. Infatti non ordinarie dinamiche umiliarono: eventi meteorologici inconsueti largirono agli svizzeri esterefatti inaudite olimpiadi.

 

III

L’indimenticabile millenovecentotrentadue portò in America. Depressione insistendo, defezioni incombettero.

 

IV

Teutoniche olimpiadi ricordiamo in "novecentotrentasei".

 

V

Orbene: dopo un’eternità (millenovecentoquarantotto) il “la” allo skeleton.

 

VI

Eccoci in Oslo. L’immancabile, magnifico pattinatore indigeno, Andersen, dominò impossessandosi di impensabili tre ori.

 

VII

Risveglio italico nell’olimpiade dove un evento mediatico inorgoglì l’ampezzana sede elargendo immagini olimpiche.

 

VIII

L’impegno millenovecentosessanta portò in America, dove il disastro incombeva. Tuttavia, ormai ritardataria, insperata, neve oltremodo dignitosa umidificò e mantenne il lavoro agli sciatori.

 

 

 

IX

Ecco Innsbruck, olimpiade laddove i militari portarono indispensabile aiuto. Dovettero intervenire dacchè in Tirolo occorreva rinforzare il nevoso ornamento.

 

X

Dopodichè un Eugenio Monti inossidabile lasciò al sessantotto eccellenza in olimpiade.

 

XI

Levante, indi (millenovecentosettantadue), per indiziare alcuni dilettanti dacchè, ignorando totalmente olimpici riferimenti incassavano, noncuranti, onorari deprecabili.

 

XII

Un’edizione (millenovecentosettantasei, Innsbruck) legata alla sostituzione evidenziatasi in originaria  località in modo plebiscitario. Infatti anzichè Denver Innsbruck divenne insigne titolare, olimpiade ripetendo.

 

XIII

Il nuovo olimpico destino, ugualmente emulo, migrava in lande americane. Stenmark ebbe indimenticabili ori.

 

XIV

L’irripetibile millenovecentoottantaquattro portò in alto danzatori inglesi: Dean ispirò Torvill, ottimamente riproducendo incredibili “numeri”.

 

XV

Olimpiade deludente umiliò Edwards (millenovecentoottantotto) incredibilmente limitato.

 

XVI

Alta Savoia esaltata in olimpiade (leggasi in millenovecentonovantadue) politicamente importante: antiche divisioni infine dovevan invalidarsi. Tedeschi ormai rinsaldati, i nuovi ordini democratici universalmente evocavano mondi in leale accrescimento sportivo.

 

XVII

Eccoci in olimpica Lillehammer; il miglior “prodotto” indiscutibilmente, affermano degni intenditori. Dimezzati i tempi olimpici riproponendo invernale novità opportunamente disposta, unificazione, ebbene, mutò; introducendo l’alternanza “sessione estiva - invernale”.

 

XVIII

Orientale l’impegno millenovecentonovantotto. Portò incremento atleti: duemila iscritti. Daehlie inventò tre ori realmente incorniciabili.

XIX

Nell’olimpiade duemiladue (U.S.A.) ecco Muehlegg (identicamente Lazutina) assumere sostanze “emo-integranti”. Oltre loro, identica macchia per (incredibile ammetterlo) Danilova. Il diabolico, impertinente, terzetto operò restituzione. Infatti non ottennero, dopo utili e magistrali imprese, l’alloro spettante: eliminati ingloriosamente.

 

XX 

Organizzare l’imponente manifestazione pose indubbiamente alcune difficoltà. Il doversi industriare talvolta offre risultati impensabili.

Nell’olimpiade duemilasei urgeva essere magnificenti, innovativi, l’attività sportiva essendo indispensabile osannare. L’impegno, il messaggio proposto, iniziò a destare il dovuto interesse. Torino obbedì, riversando in numero oltremodo degno umanità entusiasta. Memorabile il livello atletico: sciatori eccezionali, impareggiabili, offrirono l’impensabile meravigliando persino inossidabili allenatori di indiscussa  dignità. Il TOROC, oltremodo riconoscente, inanellò numerose odi. Degne ugole, eseguendole, misero infine l’accento sull’estensione implicita, ovvero l’impatto mediatico. Pervennero infatti a documentare impeccabilmente, diritti ingenerando, televisioni organizzatissime! Ripresero immagini non ordinarie, divertenti, uniche. E, malgrado immancabili lacune assolutamente sistemiche, elargirono indimenticabili opere lodate internazionalmente.

Molti politici intervenuti al dibattito inaugurale dimostrarono indiscutibile tatto: ormai realmente imminenti (***) nuovi onorevoli da ufficializzare, era meglio imbastire l’appello solenne: <<Eleggeteci! Istituiremo olimpiadi laddove il mercato piemontese, ingigantendosi, andrà dimostrandosi interessante>>.

Dopodichè il torinese onesto rimase impietrito. Non osando denunciarli, utilmente emise mormorio ineffabile.

L’avvenimento successivo, elettoralmente inteso, otterrà l’impegno manifestato? Propositi inopportuni alfin distrutti, il destino industriale torinese, olimpiadi rivelatesi, incontrerà nuovamente ostacoli? Dopo universale evento migliorerà il lavoro?

Affascinante scommessa! Eccoci incuriositi.

 

Marco Roascio, 18 aprile 2005 

 

 

*** = alla data di ultimazione del testo nessuna certezza di elezioni anticipate, dopo la caduta dei rapporti di forza seguito alle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005. Per cui “imminenti” riferito ai nuovi onorevoli da eleggere è da intendersi in vista delle previste elezioni politiche 2006. 

                                                                                                                                                     

 

 

 

 

 

 

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